12 Giugno 2024

Nuova Direttiva CRSD: a chi si rivolge e quali sono gli standard da rispettare

Categoria: Servizi Linguistici

La nuova Direttiva CRSD (Corporate Sustainability Reporting Directive) segna una svolta significativa nel panorama normativo europeo, schiudendo una nuova era nella rendicontazione della sostenibilità aziendale.

In un’economia globale sempre più attenta all’impegno delle aziende nei tre ambiti ESG (Environmental, Social, Governance), la CSRD sollecita le imprese europee a posizionarsi come avanguardia in termini di responsabilità ambientale, sociale e di governance, e investe l’Unione Europea del ruolo di leader globale nella promozione della sostenibilità aziendale.

In questo articolo esploriamo cos’è la CSRD, a chi si applica, e quali sono gli standard che ne garantiscono la conformità.

Cos’è la CSRD?

La CSRD è la normativa emanata dall’Unione Europea in sostituzione della precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD). L’esigenza cui risponde è aumentare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni non finanziarie con l’obiettivo di promuovere comportamenti aziendali più responsabili e sostenibili.

Le novità introdotte dalla Direttiva sono numerose, ma si possono riassumere come segue:

  1. Estensione dell’ambito di applicazione – Come dettagliato più avanti, la CSRD amplia notevolmente il numero di aziende soggette all’obbligo di rendicontazione.
  2. Digitalizzazione della reportistica – La CSRD prescrive l’impiego di un formato digitale per facilitare la trasmissione, la comparabilità, e l’accessibilità delle informative di sostenibilità.
  3. Integrazione di informazioni finanziarie e ESG – La CSRD richiede di integrare le informazioni di sostenibilità nella Relazione sulla Gestione.
  4. Standardizzazione della reportistica – Disporre di un quadro normativo di rendicontazione univoco consente alle aziende di comunicare in modo più chiaro e coerente le proprie prestazioni ESG.
  5. Obbligo di Assurance – La CSRD impone la revisione esterna dei report di sostenibilità da parte di esperti indipendenti, a garanzia dell’affidabilità e dell’accuratezza delle informazioni fornite.
  6. Integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali – La CSRD spinge le aziende a integrare maggiormente la sostenibilità nelle proprie strategie aziendali, a favore di un approccio più olistico e responsabile alla gestione aziendale.
  7. Focus su rischi e opportunità legate alla sostenibilità – La CSRD richiede alle aziende di individuare, valutare e comunicare i rischi e le opportunità derivanti dalle proprie pratiche di sostenibilità e dall’ambiente esterno, a favore di una gestione più proattiva e strategica.
  8. Allineamento con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 – La CSRD è allineata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, enfatizzando l’importanza di integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali.

La CSRD rappresenta dunque un importante passo avanti verso un’economia più sostenibile e responsabile, esigendo dalle aziende un impegno rinnovato nella gestione e nella comunicazione degli impatti ESG.

A chi si applica la CSRD?

La CSRD, evoluzione della precedente direttiva NFRD, amplia notevolmente l’ambito di applicazione della rendicontazione della sostenibilità. Non si limita più solo alle grandi imprese pubbliche con oltre 500 dipendenti, ma include ora:

  • Grandi imprese non quotate che, alla data di chiusura del bilancio, hanno superato almeno due di questi criteri: oltre 250 dipendenti, 25 milioni di euro di patrimonio netto, 50 milioni di euro di ricavi.
  • PMI quotate a esclusione delle micro-imprese.
  • Imprese con capogruppo extra-UE che, per l’ultimo bilancio, hanno generato in Europa ricavi netti superiori a 150 milioni di euro e almeno un’impresa figlia soddisfa i criteri dimensionali della CSRD oppure una succursale ha generato ricavi netti superiori a 40 milioni di euro nell’esercizio precedente

Trattandosi di un cambiamento impattante, è stato previsto un periodo di adattamento per ciascuna delle entità tenute a conformarsi alla nuova direttiva europea. Le prime a doversi conformare alle nuove disposizioni sono le grandi imprese quotate, seguono le PMI a partire dal 2026 e infine le filiali di imprese extra-UE dal 2028.

Con la CSRD aumenta dunque in modo considerevole il numero di aziende obbligato a rendicontare in modo dettagliato e trasparente il proprio impatto ESG, facilitando le decisioni di investitori, consumatori e altri stakeholder, e promuovendo una cultura di governance sostenibile e responsabile.

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Come la CSRD cambia la rendicontazione di sostenibilità con gli Standard ESRS, LSME e VSME

Come accennato, la CSRD standardizza la rendicontazione delle informazioni di sostenibilità delle aziende introducendo un set di nuovi Standard denominati ESRS (European Sustainability Reporting Standard).

Gli Standard ESRS, redatti da EFRAG su mandato della Commissione Europea, definiscono un quadro normativo dettagliato per la rendicontazione delle informazioni di sostenibilità, assicurando completezza, accuratezza e comparabilità dei dati. Rispettare questi Standard significa per le aziende redigere reportistica completa di informazioni approfondite sui propri impatti ambientali, sociali e di governance, e descrivere come tali impatti vengono gestiti e integrati nelle strategie aziendali.

Per agevolare le piccole e medie imprese, EFRAG ha messo a punto anche lo Standard VSME (Voluntary standard for non-listed Small- and Medium-sized Enterprises) e lo Standard LSME (Standard for Listed Small- and Medium-sized Enterprises), framework semplificati rispetto agli ESRS destinati rispettivamente alle PMI non quotate che rendicontano volontariamente, e alle PMI quotate.

Adottare gli Standard ESRS, oppure, nel caso delle PMI, lo Standard VSME o LSME, rappresenta un’opportunità strategica. Adeguarsi a questi Standard significa infatti integrare la sostenibilità nel cuore delle strategie aziendali, promuovendo una cultura di trasparenza e responsabilità che può portare importanti vantaggi competitivi. Le aziende che mettono a terra un forte impegno per la sostenibilità migliorano il proprio ritorno reputazionale, attraggono investimenti responsabili e rispondono con maggiore efficacia alle aspettative di consumatori e altri stakeholder.

Inoltre, la conformità agli ESRS o allo Standard VSME/LSME consente alle aziende di anticipare le tendenze normativee di mercato, posizionandosi come leader nello sviluppo sostenibile. La rendicontazione dettagliata e trasparente secondo questi standard aiuta inoltre le aziende a individuare e gestire meglio i rischi legati alla sostenibilità, e a cogliere le opportunità di innovazione e crescita sostenibile.

Way2Global: il tuo partner linguistico ideale per la conformità alla CSRD

Benché Way2Global sia una piccola agenzia di traduzione non tenuta a rendicontare secondo i nuovi standard della CSRD, abbiamo deciso di adottare queste prassi proattivamente.

Come Società Benefit certificata B Corp, rendicontiamo il nostro impegno ESG sia attraverso la Relazione d’Impatto, per noi cogente in quanto impresa Benefit, sia con un vero e proprio Report Integrato, che redigiamo volontariamente a riflettere il nostro impegno costante nei confronti dello sviluppo sostenibile e della cultura della sostenibilità.

A inizio anno abbiamo partecipato alle iniziative consultazione pubblica e field test EFRAG sullo Standard VSME e abbiamo condiviso la nostra esperienza in sede di vari webinar organizzati da istituzioni autorevoli come OIBR.

L’esperienza diretta e la familiarità con gli standard introdotti dalla direttiva CSRD non solo ci consentono di rendicontare con maggiore efficacia il nostro impegno ESG, ma ci qualificano anche come agenzia autorevole per la traduzione di report e bilanci di sostenibilità.

Con oltre tre decenni di esperienza nella traduzione di documenti finanziari complessi, in Way2Global garantiamo traduzioni accurate e conformi agli standard applicabili, che facilitano la comunicazione chiara e precisa delle informazioni richieste dalla CSRD.

Il nostro team di traduttori specializzati nel settore finanziario gestisce con competenza la terminologia specifica della documentazione di sostenibilità, assicurando la massima precisione e uniformità delle traduzioni, grazie anche all’utilizzo di avanzati tool di gestione terminologica che ottimizzano i tempi di consegna.

Scegliere Way2Global significa optare per un partner affidabile e competente, capace di supportare le aziende in ogni fase del processo di conformità alla CSRD, dalla traduzione dei report di sostenibilità alla consulenza linguistica strategica.

La nostra missione è aiutare le aziende a comunicare efficacemente impegni e risultati in ambito sostenibilità, contribuendo fattivamente alla costruzione di un futuro responsabile e sostenibile.

Se la tua azienda sta affrontando la sfida della CSRD, contattaci oggi stesso per scoprire come i nostri servizi di traduzione specializzati possono facilitare il tuo percorso di conformità. Insieme, possiamo fare la differenza.

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    Laura Gori è Founder e CEO di Way2Global, agenzia di traduzioni dall’anima Benefit, oltre che startup femminile. Dopo trent’anni alla guida di una piccola multinazionale della localizzazione, Laura ha deciso di ricominciare daccapo e di fondare Way2Global per fare impresa a beneficio della società e dell’ambiente, oltre che della crescita aziendale. Fervente paladina di Benefit Corporation e delle istanze di empowerment femminile, Laura coglie ogni occasione per diffondere consapevolezza su questi temi e contribuire all’affermazione di un’economia più giusta, egualitaria e sostenibile per tutti.
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